E’ difficile indicare la data di nascita di una idea. Anche perché l’idea originaria, nel tempo, si è mutata, trasformata, arricchita, ha perso rami secchi e allo stesso tempo si è “cross-fertilizzata” dei contributi delle persone che si sono incontrate lungo la strada.
Si possono però individuare delle tracce, dei punti cardine del percorso compiuto.
Nel 2006 la Regione Marche ha organizzato un corso di formazione per la qualifica di “Operatore di Fattoria Didattica”. A quel corso Renato Cocci Grifoni ha conosciuto Gianfranco Zavalloni e le sue idee su “I Diritti Naturali di Bimbi e Bimbe”. Di seguito alcuni articoli:
http://www.scuolacreativa.it/Diritti_naturali_dei_bambini.html
1) IL DIRITTO ALL’OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti;
2) IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti;
4) IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare;
5) IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco;
8) IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi.
Più o meno negli stessi anni iniziavano a circolare, qui da noi, le idee di Software Libero, di “Libertà Fondamentali” e di Economia Collaborativa.
Folgorato da queste cose, il primo sparuto nucleo di tre persone, nel cercare un posto in cui realizzare un Piccolo Laboratorio Sperimentale sul Software Libero, incontra Nazzarena (morta un anno fa), la moglie di Raffaele, il proprietario del terreno e della casa della Fattoria Didattica, che decidono di concederci l’uso del terreno in cambio della manutenzione ma soprattutto della possibilità, un giorno, di poter realizzare insieme una Casa Famiglia.
La prima idea di Fattoria Didattica sembra non riuscire a resistere fino a quando nel 2009 un altro piccolo gruppo di sparuti individui decide di realizzare la coltivazione di piante da orto. Una bella esperienza che dura però fino al 2012 quando si riesce a realizzare una bella iniziativa sui cereali antichi, prima coltivati e poi raccolti. Un esperto del CERMIS realizza una bella lezione ad alcuni bambini con le loro Famiglie sulle caratteristiche dei grani antichi, le tecniche di coltivazione e le qualità delle farine.
Avvicinandoci all’ipotesi di ospitare Famiglie e bambini per attività di coltivazione e per piccoli momenti didattici ci si rende conto che servono delle strutture minime ma indispensabili: un bagno, un lavandino con l’acqua potabile e, magari, uno spazio al chiuso per ripararsi in caso di brutto tempo o per le attività nel periodo invernale.
Nel 2017, con la partecipazione dei Soci della neonata Banca del Tempo Riviera delle Palme e con una nuova configurazione “logistica”, il Progetto si trasferisce sul terreno e sulla casa della Famiglia di Marina. Alla fine dello stesso anno ci si rende conto che è difficile far coesistere le esigenze di più membri di una stessa Famiglia sul loro terreno e con la loro casa, con quelli di un gruppo “esterno” di persone. Così alla fine del 2017 il Progetto “Orto di Marina” finisce e la logistica del Progetto torna sul terreno e sulla casa dell’attuale Fattoria Didattica, che tra l’altro è sempre rimasto in uso dello stesso gruppo di persone.
Nel 2018 parte formalmente il Progetto Fattoria Didattica della Banca del Tempo riviera delle Palme, sui luoghi fisici dell’attuale Fattoria Didattica, come è sempre stato. Una bellissima testimonianza delle attività realizzate è stata documentata con un bel filmato:
Sempre nello stesso anno siamo riusciti a realizzare un forno a legna, realizzato con la terra del posto e in grado di cuocere oggetti in terra cotta, sempre prodotti con la terra argillosa del posto. Una prima esperienza di laboratorio artistico-artigianale dalla duplice funzione di sperimentazione e di momento di condivisione tra individui.
Pensiamo che la dimensione dell’Azienda agricola con il suo rapporto stretto con la concretezza della Terra, della fatica fisica, della realtà delle piante che crescono senza tenere conto dei nostri desideri, sia, oggi più che mai, un’ancora di concretezza in un mondo sempre più virtuale ed effimero.
Ormai da 4 anni nella nostra Associazione Banca del Tempo Riviera delle Palme abbiamo il progetto della Fattoria Didattica in cui da aprile fino a novembre coltiviamo negli orti sociali, ci dedichiamo a varie attività di sperimentazione e facciamo anche merende sociali per stare insieme.
I proprietari di questo terreno sono stati molto gentili e disponibili nel concedercelo gratuitamente per portare avanti le nostre attività e, nel pieno spirito dell’Associazione Banca del Tempo, loro ci hanno concesso il terreno e noi lo abbiamo mantenuto pulito dalle erbacce, per il decoro e per non avere problemi con il vicinato.
Adesso le Famiglie proprietarie si trovano in grossa difficoltà economica anche a causa di un lutto dovuto al Covid. Per noi si apre l’opportunità di aiutare le Famiglie proprietarie e realizzare il sogno di ristrutturare l’immobile pericolante della casa colonica per trasformarlo in una struttura da usare noi come Associazione, da adibire a promozione sociale e sperimentazione agricola, artistica e artigianale. Per fare questo abbiamo bisogno di comprare e ristrutturare il terreno e l’attuale casa colonica.
Per passi successivi vorremmo realizzare una raccolta fondi aperta alla popolazione, per comprare il terreno e la casa, ristrutturare la casa e così finalmente essere noi i proprietari di quelle strutture e poter sviluppare, in un luogo fisico nostro, tutte le nostre idee.